Questa mostra vuole esplicitare una serie di riflessioni incentrate sulle potenzialità del vetro come medium artistico, a partire dal ruolo svolto a Murano e nello scenario veneziano dalla Fornace Anfora. Nata nel 1976 per la produzione di vetri, a partire dall'inizio degli anni novanta, grazie all'incontro tra maestri vetrai e artisti, questa fornace inizia un percorso completamente nuovo, che ne ridisegna il destino: da luogo dedito alla produzione seriale a contesto ideale per la creazione artistica e la creazione di pezzi unici. Dopo i primi arrivi, Massimo Nordio, Yoichi Ohira, Maria Grazia Rosin, la fornace ha accolto oltre settanta artisti. Molti di questi si sono avvicinati al vetro una sola volta, altri hanno invece intrapreso un percorso continuo, in alcuni casi esclusivo con questo materiale. La mostra presenta il lavoro di tredici di questi assidui frequentatori della Fornace Anfora: Emmanuel Babled, Cristiano Bianchin, Michele Burato, Michela Cattai, Massimo Nordio, Massimo Micheluzzi, Andrea Morucchio, Yoichi Ohira, Isabelle Poilprez, Tristano de Robilant, Maria Grazia Rosin, Silvano Rubino, Andrea Zilio.